Il Progetto
“Postcolonial Italy” è un progetto collaborativo che rientra nel campo della storia pubblica digitale. Il progetto è stato lanciato nel dicembre 2018 a Firenze dai dottorandi Markus Wurzer (Università di Graz) e Daphné Budasz (European University Institute). Mira a catturare e documentare tracce materiali visibili nello spazio pubblico e, quindi, stimolare un dibattito pubblico sulla silenziosa storia coloniale italiana. Sebbene l’impero coloniale italiano fosse stato relativamente piccolo e di breve durata rispetto ad altri, oggi numerose tracce materiali – nomi di strade, monumenti, edifici ecc. – si possono trovare nelle città italiane e nelle ex colonie.
Questo progetto era originariamente pensato come un singolo evento: una visita guidata organizzata per i ricercatori dell’European University Institute di Firenze. Ben presto si è capito che i risultati di questa ricerca sarebbero stati condivisi. In effetti, la raccolta di tracce coloniali a Firenze sembrava essere molto fruttuosa e la quantità di siti è cresciuta nella misura in cui non potevano essere inclusi in un percorso coerente.
È così che è nata l’idea di marcare le posizioni fisiche su una mappa digitale che sarebbe stata disponibile online e accessibile ad un vasto pubblico. Inoltre, questi luoghi materiali non sono solo catturati geograficamente ma anche – e questo è cruciale – storicamente contestualizzati. Questa mappa intende infatti richiamare le molteplici connessioni tra luoghi poco appariscenti della città e la storia coloniale dell’Italia, che spesso rimane assente dalla memoria collettiva.
Portando alla luce il colonialismo nello spazio pubblico e spiegando perché le sue tracce sono significative, troppo fluide e persistenti, “Postcolonial Italy” è sia un progetto di ricerca che un’impresa di storia pubblica. Attraverso la collaborazione con altri studiosi che lavorano sul colonialismo italiano, il progetto intende crescere online e incorporare le tracce coloniali presenti in altre regioni italiane e nelle ex colonie.